Il nostro territorio ha ospitato nell’arco del tempo personaggi storici, della letteratura e dell’arte che hanno lasciato impronte nei monumenti e nelle loro opere.

Per chi ama ammirare queste tracce o scoprire i luoghi ispiratori di pagine immortali, la varietà è tale da rendere difficile un elenco completo.

Per gli amanti dell’arte, c’è il piacere di scoprire a ridosso di esemplari inimitati di pregio dell’arte romanica, come San Pietro Al Monte di Civate, gioiellini semisconosciuti, come laChiesa di Sant’Alessandro di Lasnigo, la Chiesa di Santa Eufemia ad Erba, o San Cosma e Damiano di Rezzago.

Raggiungibili con escursione giornaliera l’abbazia di Piona, il rinomato e caratteristico borgo di Bellagio, l’isola Comacina ed  Ossuccio, con il suo Campanile e le sue Cappelle; i monumenti e le Basiliche di Como, Sant’Abbondio, San Carpoforo, San Fedele, il Duomo, per gli intenditori di architettura gli edifici simbolo del Razionalismo; ville incastonate sul lago, come la villa Pliniana a Torno, o villa Balbianello, villa Carlotta a Tremezzo, o dimore signorili adagiate sui pendii collinari, come la Rotonda di Inverigo.

Vari letterati hanno vissuto o soggiornato nei dintorni; basterebbe citare il Manzoni o il Parini, ma dimenticare Porta, Sthendal, e lo stesso Foscolo,è quasi imperdonabile. Pochi sanno che Fogazzaro si è ispirato al Segrino per il suo romanzo Malombra; tralasciare Gadda e la sua villa di Longone è sicuramente saltare una pagina della letteratura italiana moderna, come è d’obbligo ricordare a Erba il contemporaneo Giuseppe Pontiggia.

La nostra piccola biblioteca contiene alcune delle principali opere di questi autori e pubblicazioni inerenti la cultura e le tradizioni locali, con l’intento di arricchirsi ulteriormente.

Castellaneta definì la Brianza “ terra di ampi panorami, di imprevisti silenzi”. Citarlo può essere un bel richiamo accademico; ma venire al nostro B&B è sicuramente un’occasione unica per sperimentare un assaggio delle atmosfere che questa terra dispensa.

Il pittore Segantini ha reso immemorabili alcuni panorami dei nostri dintorni; visse tra le sponde del Segrino e del lago d’Eupilio; dipinse tele storiche come La Stanga, sui declivi dei Monti di Sera, a Caglio, che gli ha dedicato un percorso a cielo aperto, affascinante per gli scorci del vecchio borgo e per i richiami pittorico-didattici al celebre artista.